Cercherò di scrivere post sempre più brevi, chiari e semplici.
Perchè mi sono accorto che stiamo perdendo la capacità di leggere e comprendere un testo. Ai miei figli per invogliarli ad andare scuola dico: "vai che la maestra ti insegna come usare i tuoi superpoteri!" "Perchè noi abbiamo davvero dei superpoteri papà?" mi chiedono con occhi increduli... "Certo!" gli rispondono, "sono : parlare, leggere, scrivere e maneggiare gli utensili!...quale altro animale è in grado di farlo!? Solo noi umani!" Ebbene signori, non vorrei spaventare i miei figli e nemmeno voi lettori, ma...STIAMO PERDENDO I NOSTRI SUPERPOTERI!!! Ne avevo già la vaga percezione ma ne ho avuto conferma nelle scorse settimane grazie a dei banali episodi. Vi racconto quanto successo: Nelle ultime 2 settimane la dottoressa che divide con me lo studio a Tor San Lorenzo (ma che ha anche un altro studio nel vicino paese di Ardea) è andata in ferie e ha lasciato un cartello con su scritto più o meno così: "ATTENZIONE: La dottoressa X sarà sostituita dalla dottoressa Y solamente presso lo studio di Ardea secondo i seguenti orari : LUN.....9-12 MAR....16-19 MER....9-12 GIO.....16-19 VEN....9-12 In tale periodo questo studio di Tor San Lorenzo non sarà attivo." Chiaro no?! Purtroppo però il mio di studio era attivo eccome, in quei giorni, perchè io non ero in ferie e così ho dovuto fronteggiare tutti i pazienti della dottoressa che, ignari delle sue ferie, si presentavano a studio cercandola. Ebbene, ho avuto modo di farmi una piccola statistica: Su 50 pazienti arrivati a studio: -solo 5 avevano letto il cartello -45 non lo avevano letto ed io gli ho gentilmente consigliato di leggerlo. Di questi 45: -30 pazienti sono tornati indietro a leggere il cartello -5 pazienti mi hanno chiesto di riassumerglielo io perchè non avevano gli occhiali -3 pazienti mi hanno chiesto di riassumerglielo io perchè non avevano tempo di leggerlo! -4 pazienti mi hanno chiesto di riassumerglielo io perchè non sapevano leggere!! (Giuro!) -3 pazienti mi hanno mandato a...quel paese...a me e alla dottoressa e alle sue dannate ferie!!! Ma il dato più sconcertante forse è quello dei 30 che sono tornati a leggere il cartello... ...perchè di quei 30 pazienti: -5 sono tornati da me e mi hanno detto: " Ho letto....è lei la sostituta Y?" -5 sono tornati da me e mi hanno detto: "Ho letto...ma dov'è la sostituta Y?" -5 sono tornati da me e mi hanno detto: "Ho letto...ma quando trovo la sostituta Y?" -5 sono tornati da me e mi hanno detto: "Ho letto....ma la dottoressa X c'è?" -5 sono tornati da me e mi hanno detto: "Ho letto...ma quindi posso passare lunedì pomeriggio?" -5 hanno letto e se ne sono andati...spero abbiano raggiunto lo studio di Ardea...e negli orari giusti... Ecco...mi sa che anche questo post è venuto troppo lungo... Comunque era per farvi capire che abbiamo perso la capacità di comprendere un testo! Pur semplice che sia! Figuriamoci un romanzo o un saggio, fino a un semplice post o a un libretto di istruzioni! (tranquilli quello di Ikea è solo figure...ce la possiamo ancora fare!) Ma come abbiamo fatto ad arrivare a tanto?! A regredire fino a questo punto?! (...e quanto ancora regrediremo mi chiedo...). Ho paura che sia indirettamente colpa della più grande invenzione del secolo: internet. Dico indirettamente perchè sono fermamente convinto che sia veramente la più grande invenzione del secolo, ma siamo noi che la stiamo usando male. E ci metto dentro anche un' altra grande invenzione: lo smartphone. Perchè? Cosa c'entrano internet e smartphone con la nostra incapacità di leggere un testo? Di per sè non c'entrano nulla, sono strumenti grandiosi, ma sono messi nelle mani di gente immersa in una società che va sempre di fretta, la società del tutto e subito... E allora ecco Twitter (50 caratteri al massimo?), Instagram (una foto e una riga), Facebook (una foto e due righe), le app per le notizie...di cui leggiamo solo i titoli (e poi spesso l'articolo cela una verità diametralmente opposta al titolo stesso)... Ecco: siamo diventati lettori di titoli (domani non andate a dire che davvero c'è la criptonite negli smartphone eh!!!), e non siamo più in grado leggere e comprendere un testo, ma spesso non arriviamo nemmeno alla fine del testo (chissà quanti sono arrivati a leggere fin qua...se ci sei riuscito, complimenti! forse sei immune alla criptonite!) oppure lo leggiamo a balzi, scrollando fin dove troviamo una parola che attiri la nostra attenzione, perchè abbiamo fretta, l'informazione deve arrivarci subito! immediata! E chissenefrega se è un informazione parziale o distorta! Ora basta...questo post sta diventando davvero troppo lungo per quest'epoca, rischia di essere anacronistico... Cosa consigliarvi allora? Leggete libri. Usate saggiamente questi nuovi meravigliosi strumenti ma fate anche altro, oggi ho parlato principalmente del superpotere "lettura" ma per gli stessi stiamo perdendo anche gli altri superpoteri (scrittura, linguaggio, manualità...)... Altrimenti regrediremo all'età della pietra! In questo articolo vi spiegherò i metodi migliori, le tecniche più avanzate per far spazientire il vostro medico di famiglia! ;-)
1)Fermarlo per strada per chiedergli informazioni sul vostro stato di salute 1b)Incontralo al supermercato e chiedergli come mai ha della birra nel carrello 2)Entrare nello studio e dirgli: "dotto'...me devi fa' la ricetta" 3)Chiedere un certificato a pagamento esordendo così: "dotto'...me devi solo scrive du righe..." 3-bis)Chiedere un certificato di malattia telefonicamente 3-tris)Chiedere un certificato di malattia telefonicamente...dicendo che non potete venire a visita perchè al momento siete a Ibiza 4)Chiamarlo negli ultimi minuti di studio del venerdì sera per dirgli che avete un emergenza ed è da due settimane che l'avete! 5)Dire il sintomo più importante quando a fine visita siete già sulla porta dello studio per uscire, dopo che per un quarto d'ora gli avete parlato delle vostre unghie fragili... 6)Mandargli un messaggio per non disturbarlo durante le visite e dopo 5 minuti chiamarlo per sapere se è arrivato... 7)Andare a farsi visitare quando sono più di tre settimane che non vi fate la doccia... 8)Rispondere alla domanda: "che sintomi ha?" con frasi del tipo: "ho una riacutizzazione di bpco con componente asmatiforme\enfisematosa che sta sfociando in uno scompenso cardiaco congestizio su base di cuore polmonare acuto in cronico" 8-bis) Rispondere alla domanda:"che sintomi ha?" con frasi del tipo: "allora...tutto cominciò nel lontano 1947 quando ebbi un brutto brufolo sul mento..." 9) Entrare nella stanza di visita senza bussare 9-bis) Entrare nella stanza di visita dopo aver bussato ma senza aver aspettato la risposta 10) fare una domanda al dottore e poi interromperlo con un'altra domanda mentre sta rispondendo 10-bis) ripetere il punto 10 più volte durante la visita e a fine visita esclamare: "i dottori di oggi non ti spiegano nulla!". Intervista a un maledetto ciclistaIO: Buongiorno signor ciclista, oggi lei è qui per rispondere alle molteplici domande che noi automobilisti da sempre vorremo fare a tutti i maledetti ciclisti che incontriamo per strada ad intralciarci il traffico e farci perdere il nostro prezioso tempo! domande del tipo: " perchè andate in bicicletta?" "perchè non ve ne state sul bordo della strada? o meglio ancora sul marciapiede?" "perchè non procedete in fila indiana?...anche le mucche ci riescono!"...e tante altre domande... Ma cominciamo dalla prima : " Perchè noi automobilisti non dovremmo passarvi sopra!?" CICLISTA: Beh...potrei dirvi che è stato introdotto il reato di omicidio stradale e che per ammazzare una persona in bicicletta basta sfiorarla...e passare anni in galera non è una prospettiva allettante... Ma invece voglio puntare su altra cosa: voglio semplicemente farvi riflettere sul fatto che non esistono ciclisti...esistono mariti, figli, padri, amici che vanno in bicicletta e ognuno di loro potrebbe essere un giorno vostro marito (o vostra moglie), vostro padre (o vostra madre), vostro figlio (o vostra figlia), ma anche se non è vostro congiunto è sempre "solo" una persona, e anche se a voi guardandolo sotto il casco e sopra una bicicletta può sembrare una persona quantomeno antipatica...in realtà non lo conoscete e potrebbe essere una persona stupenda...ma a prescindere se sia una persona antipatica o stupenda è sempre una persona e potreste avere i sensi di colpa per tutta la vita per un gesto o la distrazione di un secondo... ...non esistono ciclisti...esistono mariti, padri, figli...persone in bicicletta... "IO: Ok sì, forse è meglio non schiacciarvi ma allora aiutateci a capirvi: innanzitutto perchè andate in bicicletta? CICLISTA: Beh...innanzitutto non andiamo sempre in bicicletta, la maggior parte delle persone che vanno in bicicletta, vanno anche in macchina e quindi conoscono entrambe le facce della medaglia, comprendono le ragioni dell'automobilista perchè lo sono anche loro, purtroppo non è sempre vero il contrario... Comunque si va in bicicletta per i motivi più vari: la si utilizza come mezzo di trasporto alternativo all'automobile che ti permette di evitare il traffico, ti consente di fare movimento, ti fa stare bene, non consuma benzina, non inquina...per alcuni è l'UNICO mezzo di trasporto a disposizione. Ma se si riferisce in particolare a noi che lo facciamo anche come sport...beh...lo facciamo per la nostra salute, molti di noi hanno ricevuto una precisa prescrizione medica, la bicicletta è terapia efficace per molteplici malattie (obesità, artrosi, depressione, ansia, ipertensione, aterosclerosi, diabete), una buona parte di noi, come me d'altronde, abbiamo iniziato per fare riabilitazione dopo un infortunio, lo facciamo perchè è uno sport adatto a tutti, a tutte le età, ...e poi lo facciamo perchè è uno sport bellissimo che ti fa stare bene...finchè non ti schiacciano! IO: Ok, ok...vi piace, vi fa bene e avete scelto proprio questo sport...ma perchè lo fate proprio in mezzo alla strada?! perchè non lo fate in un centro sportivo, in un velodromo, in una palestra, chiusi da qualche parte insomma!!! CICLISTA: Esiste anche il ciclismo su pista, ma in Italia i velodromi si contano sulla punta delle dita...comunque qui stiamo parlando di un altro sport: il ciclismo su strada e come dice il nome...si fa su strada! Il bello è soprattutto quello: andare, viaggiare, arrivare alla meta, tornare, affrontare curve, rettilinei, salite e discese... IO: Ho capito ma allora perchè non viaggiate sul marciapiede invece che in mezzo alla strada?! CICLISTA: Primo: il codice della strada non lo consente, il marciapiede è riservato ai pedoni e non ci si può andare in bicicletta. Secondo: anche se si potesse sarebbe pericoloso per le persone in bicicletta e per quelle a piedi e poi i marciapiedi non si trovano su tutte le strade. IO: Ok allora perchè non andate sulle piste ciclabili? CICLISTA: sulle piste ciclabili ci andiamo pure, ma le piste ciclabili sono poche e corte, quando usciamo in bici da corsa percorriamo anche 50-100-200 km e se va bene ne potremmo fare solo un 1% su pista ciclabile. Inoltre spesso sono abbandonate all'incuria e quindi pericolose. IO: Mmm...ma allora se proprio dovete stare su strada perchè non prendete strade secondarie almeno! CICLISTA: Ma ogni persona in bicicletta cerca preferibilmente strade secondarie....è solo che a volte per raggiungere strade secondarie devi forzatamente attraversare piccoli tratti di strade più trafficate e gli automobilisti che ci incontrano proprio in quel piccolo tratto del nostro percorso pensano: " ma guarda questo proprio da questa strada trafficata doveva passare!?" IO: Uff...ma siamo sicuri che sia legale che voi con le vostre biciclette passate sulle nostre strade?! CICLISTA: Certo! Innanzitutto la strada non è solo degli automobilisti, basti pensare che le strade sono state inventate prima delle automobili...sono servite prima a pedoni, cavalli, carri... La strada è di tutti: va condivisa tra automobilisti, motociclisti, camionisti, trattoristi, pedoni e... persone che vanno in bicicletta. Queste ultime pagano le tasse sulle strade ("TASI") proprio come le altre persone. La bicicletta è un velocipede e i velocipedi hanno un loro capitolo nel codice della strada come le automobili...lo studiamo tutti quando prendiamo la patente...purtroppo qualcuno sembra dimenticarsene... La bicicletta è un velocipede e i velocipedi hanno un loro capitolo nel codice della strada come le automobili...lo studiamo tutti quando prendiamo la patente...purtroppo qualcuno sembra dimenticarsene... IO: Benissimo lei asserisce che il velocipede è previsto dal codice della strada...vediamo allora cosa dice il codice della strada in merito! Allora...art.182...circolazione dei velocipedi (allora è vero...sono contemplati e quindi ammessi su strada!)...il comma 1 recita:1" I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due. Ah-Ah!...ecco!...lo sapevo! proprio questo mi chiedevo: ha visto che dovete stare in fila?!...perchè non ci state? CICLISTA: Premesso che la maggior parte dei ciclisti tende quando possibile a mettersi in fila (anche per questioni aerodinamiche...in scia si fatica meno) c'è comunque da considerare che: 1-se il codice della strada dice: "mai affiancati in numero superiore a due"...vuol dire che affiancati in numero di due è comunque permesso procedere in alcune circostanze 2-alle volte ci trovate affiancati solamente perchè in quel momento ci stiamo superando (e il veicolo che segue per il codice della strada dovrebbe pazientemente aspettare che la fase di sorpasso termini...superereste una macchina che sta a sua volta sorpassando un'altra macchina??!!), solo che la fase di sorpasso per un veicolo lento e a trazione muscolare come la bicicletta dura senz'altro di più del sorpasso tra due macchine o tra macchina e ciclista...in bici non basta schiacciare un pedale come in macchina, bisogna pedalare più forte...e sebbene si tratti "solo" di 30 secondi ad un automobilista che arriva da dietro in velocità e di tutta fretta questi 30 secondi possono sembrare secoli. 3-nei centri abitati in cui i limiti sono tra 30 e i 50 km\h i ciclisti da corsa che in genere procedono tra i 25 e i 35km\h non creano intralcio al traffico e gli è consentito viaggiare affiancati in numero di due 4- alle volte purtroppo per i ciclisti è più sicuro viaggiare affiancati che non in fila...e questo perchè gli automobilisti li sorpassano imprudentemente e illegalmente anche quando dalla parte opposta arrivano veicoli, passandogli inevitabilmente a pochi cm dal manubrio e non consentendo al ciclista le manovre di evitamento di ostacoli e pericoli improvvisi...mettendosi affiancati i ciclisti sono paradossalmente più sicuri perchè all'automobilista non rimane lo spazio per sorpassare fin quando dalla parte opposta non arrivino veicoli, questo atteggiamento rende quindi paradossalmente il sorpasso più sicuro. 5- ammetto, infine, che alle volte, semplicemente, i ciclisti, se si trovano in una strada di campagna poco trafficata e dalla parte opposta non vedono arrivare veicoli, si prendono una pausa e si concedono una chiacchera mettendosi affiancati (in macchina, se siete in due, vi mettereste uno al posto di guida e uno dietro al guidatore? o vi mettete di fianco?), non credo sia un atteggiamento permesso dal codice della strada ma vi faccio notare che in realtà, se dalla parte opposta non arrivano veicoli, l'automobilista può sorpassare agevolmente i ciclisti anche se affiancati perchè la "corsia di sorpasso" è completamente a sua disposizione, quindi in tal caso i ciclisti affiancati in numero di 2 non creano nessun intralcio e teoricamente nessun fastidio agli automobilisti...se non quell'irrazionale fastidio dell'atavico odio contro i ciclisti... IO: La prego di essere più sintetico nelle risposte altrimenti rischiamo di annoiare il lettore... Comunque...lei ha appena parlato della fase di sorpasso, momento critico e pericoloso...ma cosa dice il codice della strada del sorpasso tra automobile e velocipede? CICLISTA: Nulla. IO: Come nulla????!!!! Va bene sintetico ma...si spieghi meglio! CICLISTA: Intendo dire nulla di specifico...valgono le stesse regole che regolamentano la fase di sorpasso tra altri due veicoli qualsiasi...quindi il sorpasso dovrebbe avvenire solo quando è consentito dalla segnaletica verticale (cartelli stradali) e orizzontale (linea tratteggiata), solo se dalla parte opposta non arrivano veicoli, solo se la manovra è eseguibile in condizioni di estrema sicurezza, e mantenendo una distanza minima di sicurezza dal veicolo da sorpassare (che nel caso di una bicicletta è minimo un metro e mezzo)... IO: Quindi sono le stesse identiche regole che ci sono per superare gli atri veicoli??!!! CICLISTA: Volendo essere pignoli l'unica cosa di più specifico che possiamo trovare nel codice della strada è al capitolo "veicoli lenti", che senz'altro oltre a trattori, carrozzine elettriche, carretti, ecc...comprende anche le biciclette...ecco in questo capitolo è scritto che il veicolo lento è tenuto mantenere la destra, per quanto le condizioni della strada lo consentano in sicurezza, per agevolare il sorpasso del veicolo più veloce, sorpasso che deve essere eseguito comunque in sicurezza seguendo tutte le regole elencate in precedenza... IO: Ecco vede, dovete stare il più possibile a destra, se state affiancati ci mettiamo troppo tempo a superarvi! CICLISTA: Premesso che come abbiamo visto i ciclisti devono procedere in fila quando possibile, le faccio notare che la sua affermazione è inesatta. Infatti ci si impiega meno tempo a superare un gruppo di ciclisti affiancati che una fila singola di ciclisti...ecco...glielo spiego con un disegno... Con questo non voglio dire che i ciclisti debbano procedere affiancati, anzi, ma voglio solo dire se per caso incontrate dei ciclisti temporaneamente affiancati per le motivazioni spiegate prima, non ne fate un dramma...pensate che il vostro sorpasso sarà più rapido e quindi più sicuro. Certo...sempre che vogliate rispettare il codice della strada e sorpassare quando dalla parte opposta non sopraggiungono veicoli... IO: Perchè è cosi importante sorpassarvi a distanza di almeno un 1,5 metri? Io ho grande occhio e riesco senza difficoltà a sorpassarvi "facendovi il pelo"! CICLISTA: Per almeno due motivi: 1) Per lo spostamento d'aria che un veicolo più grande e più veloce provoca e che si riflette moltissimo su un veicolo leggero come la bicicletta...guardi glielo spiego con un altro disegno: Mi scuso per i miei pessimi disegni ma da questo si dovrebbe capire come la bicicletta sia letteralmente spostata dallo spostamento d'aria prima verso l'esterno della carreggiata, col rischio per il ciclista di finire fuoristrada e poi verso l'interno della carreggiata con il rischio per il ciclista di essere centrato in pieno dal veicolo che segue! 2) il secondo motivo è che il ciclista come qualsiasi persona alla guida di un qualsiasi veicolo, può avere la necessità di fare uno scarto improvviso per evitare un pericolo più o meno improvviso che può presentarsi lungo la strada e deve avere lo spazio a disposizione per farlo in tutta sicurezza...d'altronde sorpassereste un' automobile "facendogli il pelo"?...e se questa dovesse evitare una buca vista all'ultimo momento? o un pedone? o un animale? o uno sportello aperto all'improvviso? IO: Mmm...non ci avevo pensato...è vero... Ma perchè però voi ciclisti non ve ne state proprio sul bordo della strada, oltre la linea bianca se possibile!? Non sareste più al sicuro anche voi? CICLISTA: Eh no! Non lo saremmo affatto, per vari motivi: 1) Come mostrato prima l'effetto dello spostamento d'aria di un veicolo più grande che ci sorpassa ci metterebbe a rischio di finire fuori strada...un certo margine ci è indispensabile! 2) Il bordo della strada è costellato di pericoli purtroppo: -buche e radici -tombini -macchine parcheggiate con automobilisti che aprono lo sportello senza guardare (mio padre si è rotto una clavicola in questo modo!) -incroci a raso a cui non è affatto detto che gli automobilisti rispettino lo stop (noi persone in bicicletta sembriamo avere il potere dell'invisibilità a volte) -animali e pedoni Insomma anche qui...un certo margine ci è indispensabile, ci può salvare la vita. IO: Ok, ok ve lo concedo ma perchè allora per alcuni ciclisti basta meno margine (in genere gente che va lavoro in bici da passeggio) e altri (in genere maledetti ciclisti su bici da corsa con divise sgargianti) invece tendono a prendersi tutta la strada??!!! CICLISTA: Beh...tutta la strada mi pare esagerato...comunque è vero, c'è questa differenza lo ammetto, ma c'è anche un motivo...anzi perlomeno due motivi: 1)la bici da corsa viaggia almeno al doppio della velocità di una comune bicicletta (e questo in alcuni casi vi torna utile perchè dovrebbe intralciarvi meno il traffico). Ora io le chiedo: anche lei in macchina riesce a stare accostato al ciglio della strada se va a 50 km/h...ma riesce a stare ugualmente accostato se va a 100 km/h??? Non credo, perlomeno non in assoluta sicurezza! 2)Il secondo motivo è legato a come è fatta una bici da corsa rispetto a una bici da passeggio o una mountain-bike: la bici da corsa è innanzitutto leggerissima e risente di più degli spostamenti d'aria; poi ha ruote sottilissime che rendono temibili anche le buche più piccole; inoltre è scomoda e più difficile da guidare IO: Sarà... comunque io a volte vedo ciclisti in mezzo alla strada anche se non vedo buche sul bordo della strada... CICLISTA: Usando io sia la macchina che la bicicletta posso rispondere facilmente alla domanda perchè a volte capita che passo per le stesse strade un giorno in macchina e il manto stradale mi sembra accettabile e il giorno dopo in bici da corsa e lo trovo costellato di insidie...il motivo è semplice e riguarda di nuovo soprattutto le ruote: le ruote della macchina sono 20-30 volte più spesse di quelle di una bici da corsa, questo permette di passare sopra buche medio-piccole senza quasi accorgersene, mentre con la sottile ruota da corsa le stesse buche diventano pericolose come una voragine per un motociclista. IO: Va bene ma non potete evitare la buca e rimettervi subito il più a destra possibile? CICLISTA: Beh, ma in genere lo facciamo, solo che le nostre strade sono costellate di pericoli, buche e radici soprattutto a bordo strada, e fare in continuazione a zig-zag sarebbe più pericoloso per i veicoli che seguono, il ciclista deve avere l'occhio lungo e cercare il pericolo in anticipo ed in anticipo spostarsi per evitarlo, cercando di evitare quanto più possibile scarti improvvisi... D'altronde non capisco perchè vi arrabbiate tanto: anche le automobili evitano le buche e le radici più grandi e gli altri ostacoli e non mi pare che ogni volta il conducente della macchina che segue suoni il clacson arrabbiato! Io penso che automobilisti e ciclisti siano dalla stessa parte ed entrambi dovrebbero prendersela semmai con chi dovrebbe garantire strade in perfetto stato e prive di pericoli piuttosto che prendersela tra di loro. Se la strada è perfetta il ciclista riesce a stare più a destra glielo lo garantisco! IO: Questo è vero, comunque le volevo far presente che alle volte suoniamo il clacson solo per avvertirvi che arriviamo... CICLISTA: E' una condotta per lo più inutile, spesso prepotente e volte anche rischiosa: Inutile perchè in genere il ciclista si accorge del rumore della macchina che sopraggiunge (a tal proposito consiglio a tutti i ciclisti di non usare cuffiette per ascoltare musica durante le loro uscite). Prepotente perchè il significato sottointeso è: "attento che sto per arrivare io e se non ti sposti più a destra o se ti sposti più a sinistra per evitare un pericolo io ti potrei schiacciare...lo faccio per te..." mentre l'automobilista dovrebbe comunque effettuare il sorpasso con tutte le accortezze viste prima prevedendo un possibile scarto del ciclista e lasciandogli lo spazio di manovra a disposizione. Pericoloso perchè può spaventare il ciclista che può perdere il controllo del mezzo e causare più intralcio e pericolo invece che meno. IO: Ok siamo giunti alla conclusione di questa intervista e sebbene ci sembrerete sempre esseri strani, spero che servirà a capire almeno in parte il vostro punto di vista e quindi a tollerarvi meglio...speriamo di salvare, anche così, qualche vita umana...perchè come ha evidenziato lei prima...NON ESISTONO CICLISTI...MA PADRI, FIGLI, MARITI...CHE VANNO IN BICICLETTA! La ringrazio per il tempo dedicatomi dottor Bille! Perchè se cerco un sintomo su google finisce sempre che ho un tumore?... E' una questione matematica dovuta alla ridondanza dei sintomi nelle varie malattie. Mi spiego meglio: il punto fondamentale da cui partire per capire la cosa è questo: Esistono milioni di malattie diverse e solo centinaia di sintomi (che si ripetono e si combinano nelle varie malattie) Quindi ogni sintomo può essere il sintomo di migliaia di malattie, dalle più banali...alle più gravi... Quando cerchiamo un sintomo su google possono venirci fuori migliaia di malattie...ma noi ci focalizzeremo sulle più gravi, perchè ci colpiscono di più...inoltre gli algoritmi di google cercano di fornire i risultati più rilevanti...che la maggior parte delle volte sono i più "cliccati"...così si innesca un circolo vizioso che tende a selezionare le mattie più gravi per ogni sintomo. In particolare i tumori possono colpire tutti i nostri organi e quindi manifestarsi con i sintomi più disparati a seconda dell'organo interessato, di conseguenza ogni sintomo può essere preso da solo uno dei sintomi di una delle molteplici forme tumorali. Il sintomo va contestualizzato... (...e dottor google non c'è bono!) Il singolo sintomo da solo non è un informazione bastevole a fare una diagnosi, bisogna metterlo insieme ad altri sintomi e segni clinici, ma non basta...bisogna metterlo insieme all'età del paziente, al sesso, al periodo dell'anno o della giornata in cui si presenta, al posto in cui ci si trova, ai fattori di rischio personali del paziente, ai fattori di rischio ambientali e ad innumerevoli altri fattori...
In conclusione non cercare sintomi su google o...se li cerchi...non spaventarti se la sentenza del dottor Google è inclemente! |
AutoreCesare Bille: medico di medicina generale a cui piace parlare semplice... Categorie
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